L’ASUS ROG Strix XG27VQ ha un aspetto piuttosto appariscente ovunque lo si guardi; questo potrebbe essere un pregio o meno a seconda di gusti personali. Vista però l’appartenzna al gruppo ROG, il design particolare è ben bilanciato e non esagerato. Di certo il prodotto ruba l’attenzione per la curvatura del pannello (con raggio di curvatura di 1800R) e il sostegno, ma se si attivano le due funzioni luminose l’attenzione passa altrove.
Il pannello curvo a matrice SVA ha un rivestimento opaco di tipo leggero ed è circondato da una cornice piuttosto sottile; i tre lati hanno uno spessore di 11mm, mentre quello in basso arriva a circa 22mm. Questo favorisce l’adozione di un sistema tri-monitor e una funzione presente nel menù OSD aiuta a sistemare alla giusta altezza i monitor l’uno con l’altro. L’aspetto del display rimane piuttosto pulito, davanti, con l’elegante logo ROG posto sulla cornice inferiore a spezzare la monotonia.
Dietro invece la situazione cambia un po’ con una trama futuristica e il cerchio che integra il sistema AURA RGB. Rimuovendo la copertura di plastica si potrà avere accesso ai classici fori VESA 100x100 per il fissaggio a muro. Nella parte in basso a sinistra ci sono i comandi per il menù OSD con quattro pulsanti più un joystick a cinque vie. Al disotto c'è il LED di alimentazione; questo è di colorazione bianca in condizioni operative e ambra in stand-by. L'intensità e la collocazione lo rendono quasi invisibile, ma è possibile disattivarlo nel menù OSD. Un'ulteriore copertura nasconde le porte I/O; in ordine vi è l'uscita jack audio, l'ingresso DVI-D DL, HDMI, DisplayPort e quello di alimentazione.
Il monitor ha una buona ergonomia: può essere regolato in altezza per 100 mm, ruotato per 50° e inclinato da -5° a +20°. Essendo dotato di un pannello curvo, la rotazione pivot avrebbe poco senso. Le regolazioni sono tutte piuttosto comode e di facile esecuzione. Nella posizione più bassa la distanza del pannello dalla scrivania è di 55mm.