Phantom 240, analisi dell’interno
Il design del telaio interno fortunatamente si discosta dallo standard delle finiture esterne, poiché presenta qualche elemento di modernità. Sono presenti un ottimo numero di fori per il passaggio dei cavi, un foro per l'installazione di dissipatori aftermarket di grandi dimensioni ed un rudimentale sistema di cablaggio, mediante le classiche estroflessioni di acciaio, forate.
Piatto scheda madre e CPU
Il piatto della scheda madre è interamente in acciaio, e diversamente da alcuni modelli di cabinet top di gamma degli anni passati, non è removibile. Sono presenti due grandi aperture, senza la finitura in gomma antitaglio. La paratia è robusta e si evince l’ottima qualità complessiva già solo guardando le finiture, anche se il design però cede il passo a modelli della concorrenza molto più innovativi. Ad esempio, guardiamo il connettore EPS12V superiore, notate le dimensioni del foro. Praticamente ridotte all'osso.
Vi mostriamo la parte frontale:
E qui invece la parte posteriore:
La fessura d’installazione per il backplate posteriore è molto spaziosa e permetterà tranquillamente il montaggio di dissipatori complessi. Lo spazio tra la scheda madre ed eventuali ventole superiori è invece molto ridotto, ed anche qui viene evidenziato quindi il design decisamente standard.
Gestione slot 5.25’’ e dischi rigidi da 3.5’’ e 2.5’’
La gestione dei dischi rigidi e delle periferiche da 5.25" è valida, presenta infatti dei cestelli per HDD removibili e configurabili. Facciamo subito presente però che sarebbe il caso di adottare un tipo di rail di inserimento leggermente più rigido, nonostante quello fornito permetta un’installazione facile e veloce.
Qualche particolare delle gabbie degli hard disk:
Per quanto riguarda le periferiche frontali da 5.25” l’installazione è immediata. Mostriamo alcune fotografie di questi compartimenti:
Gestione PSU e dissipazione accessoria
Il posizionamento dell’alimentatore è classico, quindi nella parte posteriore bassa dello chassis. Sono presenti sei distanziatori gommati antivibrazione e la lunghezza massima consentita è fondamentalmente irrilevante, dato che potrete installare anche i modelli più lunghi in commercio. L’alimentatore si inserisce facilmente ed il fissaggio avviene tramite consuete viti filettate posteriori, tool-less. Il cablaggio è valido, ma nulla di eccezionale, e dato che è un prodotto NZXT è leggermente deludente constatarlo.
Integrazione di sistemi a liquido
Il cabinet permette il montaggio anche di sistemi a liquido, ma la compatibilità potenziale è limitata:
PORZIONE SUPERIORE - 2x120/140mm
PORZIONE POSTERIORE - 1x120mm
PORZIONE FRONTALE - consigliamo 1x120mm massimo
PORZIONE INFERIORE - teoricamente possibile 1x120, ma ne sconsigliamo l'integrazione